Processore

A seconda delle dimensioni della struttura, degli elementi frame selezionati, dei carichi applicati e delle capacità di elaborazione del computer, l'analisi può durare pochi secondi (analisi statica), diversi minuti (analisi time-history) o addirittura ore (analisi time-history di modelli 3D complessi).

Mentre l'analisi procede, una barra di avanzamento fornisce all'utente un'indicazione percentuale di quanto velocemente l'analisi stia avanzando. L'utente può, in questo modo, verificare il tempo mancante alla fine del processo e quindi programmare gli altri lavori. L'analisi può anche esser messa in pausa, in modo che l'utente possa (i) liberare momentaneamente risorse computazionali in modo da portare a compimento un lavoro urgente o (ii) verificare i risultati ottenuti fino a quell'istante, cosa che può essere utile per decidere se vale la pena procedere con una lunga analisi. Se l'utente preme nuovamente sul pulsante Esegui, l'analisi potrà essere ripresa.

All'utente viene anche mostrato in tempo reale il Registro di Analisi, che fornisce le informazioni sull'avanzamento dell'analisi, le condizioni di convergenza (per ogni incremento globale del carico) e il controllo del carico. Questo registro è salvato in un file di testo (*.log) che ha lo stesso nome del file di progetto e che indica la data e il tempo in cui l'analisi è stata condotta (quel tipo di informazioni non tecniche che però possono risultare utili). Inoltre, se l'utente ha specificato dei criteri prestazionali da verificare durante l'analisi, allora verranno mostrate in tempo reale le corrispondenti informazioni e salvate nello stesso file *.log.

Nella parte inferiore della finestra, vengono mostrate le norme di convergenza al termine di un dato (globale) incremento di carico. Si segnala che, come nel caso del Registro di Analisi di cui sopra, queste informazioni non si riferiscono all'incremento del carico locale degli elementi basati sulle forze menzionati qui.

Infine, l'utente ha anche la possibilità di visualizzare in tempo reale la curva di capacità (analisi pushover statica) o la storia di spostamento (analisi time-history) di un qualsiasi nodo e corrispondente grado di libertà preselezionato nel modulo Output. Entrambe questa opzione può comunque rallentare l'analisi ed aumentare il tempo di calcolo quando si utilizzano computer relativamente lenti. Per questa ragione l'utente può disabilitare qualunque visualizzazione in tempo reale, scegliendo di seguire solo il registro di analisi. Anche la visualizzazione di quest'ultimo può essere disabilitata (premendo sul pulsante Meno) in modo da ottenere prestazioni ancora migliori (sui veloci computer moderni, comunque, la differenza dovrebbe essere trascurabile).

Note

  1. All'avvio dell'analisi, agli utenti si può presentare il seguente messaggio di attenzione 'Zero termini diagonali rilevati in un dato nodo'. Ciò significa che tale nodo è completamente svincolato nei gradi di libertà indicati (cioè il nodo non è collegato nè ad un elemento, nè ad un vincolo interno in grado di fornire alcun vincolo/rigidezza in tali gdl), una condizione che, se non intenzionale, implica la presenza di un errore nella costruzione del modello. Se, invece, come tali gradi di libertà nodali sono stati intenzionalmente svincolati, l'utente può procedere con l'analisi, sapendo, però, che potranno insorgere facilmente difficoltà di convergenza numerica.
  2. Quando si esegue un'analisi agli autovalori utilizzando l'algoritmo di Lanczos, all'utente si può presentare il seguente messaggio: "Impossibile ri-ortogonalizzare tutti i vettori di Lanczos"; ciò significa che l'algoritmo di Lanczos non è riuscito a calcolare tutti o alcuni dei modi di vibrare della struttura. Questo comportamento può essere osservato in (i) modelli con errori di assemblaggio (ad esempio, nodi/elementi non connessi) o in (ii) modelli strutturali complessi che presentano elementi link, cerniere, etc. Se gli utenti hanno controllato con attenzione il loro modello e non hanno riscontrato errori di modellazione, allora si consiglia di "semplificare" il modello stesso, rimuovendo quelle che potrebbero essere le componenti più complesse, fino al raggiungimento della soluzione. Ciò consentirà di comprendere meglio le cause delle problematiche di analisi, e aiuterà gli utenti a decidere su come procedere. Questo messaggio tipicamente appare quando vengono richiesti troppi modi, ad esempio 30 modi in un modello con 24 gdl, oppure quando il solutore semplicemente non riesce a trovare così tanti modi (anche se i gdl sono maggiori del numero di modi).
  3. Si fa notare che la versione attuale di SeismoStruct non è in grado di sfruttare l'hardware per elaborazioni "multi-processore", e quindi la velocità di una singola analisi può essere aumentata solo aumentando la velocità della CPU (insieme alla velocità della cache della CPU, il Front Side Bus, i moduli RAM, la RAM video, l'Hard-Disk (rotazione e accesso)). La presenza di più CPU, tuttavia, ridurrà i tempi di esecuzione di più analisi contemporanee, poiché in tal caso verrà effettuata una "elaborazione in parallelo". Si segnala, inoltre, che attualmente SeismoStruct non può fare uso di più di 2GB di memoria per una data analisi, quindi avere una capacità di memoria maggiore sarà vantaggioso solo quando si potranno eseguire analisi multiple in simultanea.
  4. SeismoStruct ha una limitazione di RAM (4GB in sistemi Windows a 64-bit e 3GB in sistemi a 32-bit)
  5. Fino ad oggi, lo sviluppo di SeismoStruct si è concentrato principalmente sulla realizzazione di strumenti facili da usare e su elevate capacità tecniche, con un evidente sacrificio in termini di velocità di analisi, cosa che speriamo di risolvere in futuro. Nel frattempo, però, vi preghiamo di assicurarvi che il vostro modello non abbia un numero inutilmente eccessivo di elementi, di fibre, di incrementi di carico o di iterazioni, che, insieme a criteri di convergenza troppo rigorosi, possa contribuire al rallentamento delle analisi.
  6. Quando si utilizza il "meno numericamente stabile" solutore Frontal, può capitare che l'analisi si blocchi, per nessuna ragione apparente, a diversi passi di tempo. In tali occasioni si consiglia di impostare il solutore di default, ossia lo Skyline.