Elemento truss inelastico - truss
L' elemento truss inelastico potrebbe venire particolarmente utile nei casi in cui vi è la necessità di introdurre elementi che lavorano solamente nella loro direzione assiale (ad esempio controventi orizzontali o verticali, capriate in acciaio, ecc.). Al fine di caratterizzare completamente questo tipo di elemento è sufficiente che gli utenti selezionino una sezione e specifichino il numero di Fibre in cui quest'ultima deve essere suddivisa. La matrice di rigidezza di questo elemento è costituita da un singolo termine EA, aggiornato ad ogni passo dell'analisi.
Nella finestra di dialogo dell'elemento è anche possibile definire un valore di smorzamento specifico dell'elemento, in contrasto con lo smorzamento globale descritto qui. Per fare ciò, l'utente deve semplicemente premere sul pulsante Smorzamento e selezionare il tipo di smorzamento che meglio si adatta all'elemento in questione (l'utente deve far riferimento al menù Smorzamento per una discussione sui diversi tipi di smorzamento disponibili e per suggerimenti su quale possa essere la scelta migliore). Si ricorda, inoltre, che lo smorzamento definito al livello dell'elemento ha la precedenza sullo smorzamento globale; questo vuol dire che i coefficienti della matrice di smorzamento "calcolata a livello globale", che sono associati ai gradi di libertà di un dato elemento, saranno sostituiti da dei coefficienti calcolati (i) moltiplicando la matrice di massa dell'elemento per un parametro proporzionale alla massa, oppure (ii) moltiplicando la matrice di rigidezza dell'elemento per un parametro proporzionale alla rigidezza, oppure (iii) tramite il calcolo di una matrice di smorzamento di Rayleigh per l'elemento.
Note
- Dato che l'elemento non sarà soggetto a flessione, è necessario che venga impiegato un numero ridotto di fibre, rispetto al caso degli elementi infrm, al fine di garantire risultati accurati.
- La modellazione di un diaframma rigido tramite bielle incrociate può dare origine a forze assiali irrealisticamente alte nelle travi di piano. Per evitare questo fenomeno, si può pensare di introdurre un elemento elfrm coincidente, con infinita rigidezza assiale, e collegato a elementi link che dovrebbero solo trasmettere carico assiale. In questo modo, l'elemento molto rigido assorbirebbe il carico assiale, mentre le rotazioni (e quindi i momenti) sarebbero trasmesse alle travi.
- Se viene definito uno smorzamento di Rayleigh al livello dell'elemento, applicando svariati coefficienti da un elemento all'altro, o rispetto a quelli impiegati nelle impostazioni dello smorzamento globale, allora verrà modellato uno smorzamento di Rayleigh "non-classico", in quanto lo smorzamento classico richiede la definizione di coefficienti uniformi.