Stati Limite
In questa scheda gli utenti possono definire gli Stati Limite o i Livelli/Obiettivi di prestazione che si intendo utilizzare per le verifiche strutturali.
Negli Eurocodici, lo stato di danneggiamento della struttura è definito attraverso tre stati limite, denominati Stato Limite di Collasso (NC), di Danno Significativo (SD) e di Danno Limitato (DL). Si precisa che la selezione dello stato limite/degli stati limite che devono essere verificati in un particolare Paese membro può essere trovata nelle relative Appendici Nazionali. Come previsto da ciascun Appendice NAzionale, tra quelli disponibili, sarà possibile impiegare tutti, due o uno solo degli stati limite nelle verifiche da normativa.
I livelli di prestazione impiegati nelle ASCE 41-23 consistono in una combinazione di prestazioni target dell'edificio (livello di Operatività, Immediata Occupazione, Salvaguardia della Vita e Prevenzione del Collasso) e dell'azione sismica (percentuale di superamento dell'azione sismica del 2%, 5%, 20% e 50% nel ciclo di vita convenzionale di un edificio pari a 50 anni).
I corrispondenti stati limite per la Normativa Italiana sono quattro, ossia lo Stato Limite di Operatività (SLO), di Danno (SLD), di Salvaguardia della Vita (SLV) e di Collasso (SLC). Oltre agli stati limiti considerati, l'utente deve definire la posizione sul territorio italiano della struttura, la vita nominale e la classe d'uso, così che i parametri necessari per ricavere lo spettro siano calcolati automaticamente.
Gli obiettivi prestazionali impiegati nella KANEPE consistono nel combinare i requisiti prestazionali (Occupazione Immediata, Salvaguardia della Vita e Prevenzione del Collasso) con le azioni sismiche (10% e 50% di probabilità di superamento dell’azione sismica in un ciclo di vita convenzionale di 50 anni).
I livelli di prestazione impiegati nelle TBDY consistono in una combinazione di prestazioni target dell'edificio (Uso Continuativo, Immediata Occupazione, Salvaguardia della Vita e Prevenzione del Collasso) e dell'azione sismica (percentuale di superamento dell'azione sismica del 2%, 5%, 20% e 50% nel ciclo di vita convenzionale di un edificio pari a 50 anni).