Modellazione Avanzata dell'Edificio
In questa scheda vengono definite le tipologie di materiali (calcestruzzo e acciaio) e le tipologie di elementi frame che verranno impiegate per modellare gli elementi strutturali in SeismoBuild, insieme ad una serie di ulteriori opzioni di modellazione, come la modellazione degli offsets nei nodi trave-pilastro, la discretizzazione dei solai e la determinazione del nodo di controllo.
Modellazione
dei Materiali
Nella
scheda Modellazione Avanzata
dell’Edificio è possibile definire i materiali che si intende
utilizzare all’interno di un progetto di SeismoBuild. In SeismoBuild
sono disponibili otto tipologie di materiali, quattro
per il calcestruzzo e quattro per l’acciaio. L’elenco completo
dei materiali è proposto nel seguito:
- Modello di Mander et al. Per calcestruzzo - con_ma
- Modello trilineare per calcestruzzo - con_tl
- Modello di Chang-Mander per calcestruzzo – con_cm
- Modello di Kappos e Konstantinidis per calcestruzzo ad elevate resistenza - con_hs
- Modello per Calcestruzzi ECC– con_ecc
- Modello per calcestruzzo di Kent-Scott-Park – con_ksp
- Modello di Menegotto-Pinto per acciaio - stl_mp
- Modello di Giuffre-Menegotto-Pinto per acciaio - stl_gmp
- Modello bilineare per acciaio - stl_bl
- Modello Bilineare per acciaio con incrudimento isotropo- stl_bl2
- Modello di Ramberg-Osgood per acciaio - stl_ro
- Modello di Dodd-Restrepo per acciaio – stl_dr
- Modello di Monti-Nuti per acciaio - stl_mn
- Modello per Controvento in Acciaio a Instabilità Impedita - stl_brb
Per una descrizione completa delle tipologie di materiali, si prega di consultare qui.
Modellazione
degli Elementi Frame
È
possibile impiegare diverse tipologie di elementi per modellare
i pilastri/le travi e le pareti strutturali. Gli utenti possono
scegliere tra elementi frame inelastici basati sulle forze (infrmFB), elementi frame inelastici basati
sulle forze con cerniera plastica (infrmFBPH) ed elementi frame inelastici basati
sugli spostamenti con cerniera plastica (infrmDBPH). Inoltre, agli elementi tozzi
è possibile assegnare l’elemento frame inelastico basto sugli
spostamenti (infrmDB), una scelta che migliora sia l’accuratezza
che la stabilità dell’analisi. Gli utenti possono fissare la lunghezza
massima degli elementi tozzi (1.0 m per default). Gli utenti
possono anche determinare la lunghezza massima degli elementi,
al di sotto della quale viene utilizzato il tipo di elemento elfrm
(0,4 m per impostazione predefinita). Nello schema delle impostazioni
predefinite è selezionato di default l’elemento frame inelastico
basato sulle forze con cerniera plastica, infrmFBPH, per travi/pilastri
e pareti; questa impostazione dovrebbe funzionare bene per la
maggior parte delle applicazioni pratiche. In questa scheda viene
definita La lunghezza massima dell'elemento frame per la discretizzazione
delle fondazioni continue (1,0 m per impostazione predefinita).
Definizione
delle Estremità Rigide
In questa parte della
scheda è possibile scegliere se includere o meno le estremità
rigide degli elementi frame per modellare i nodi trave-pilastro.
Va osservato che queste estremità rigide sono incluse nel modello
solo quando la lunghezza dell'estremità rigida di un elemento
è maggiore del valore specificato, altrimenti la trave è collegata
direttamente al nodo del pilastro.
Discretizzazione
dei Solai
Gli utenti possono
selezionare il numero di triangoli in cui si intende suddividere
il solaio, in modo tale che il peso e la massa del solaio possano
essere distribuiti in maniera appropriata sulle travi e sui pilastri
che lo sorreggono. Ciò può essere fatto in due modi, o assegnando
il numero esatto di triangoli oppure fornendolo come un moltiplicatore
degli spigoli del solaio, che è un'indicazione della complessità
del solaio. Ovviamente, un aumento del numero di triangoli porta
ad una distribuzione migliore e più accurata dei carichi sugli
elementi verticali, ma porta anche ad analisi più lunghe del solaio.
Definizione
del Nodo di Controllo
Qui viene data la possibilità
di scegliere se definire il nodo di controllo all’ultimo impalcato
oppure all’impalcato immediatamente sottostante (la seconda opzione
nel caso in cui si abbia che la massa dell’ultimo piano è inferiore
al 10% di quella del piano immediatamente sottostante).
Modellazione del legame di interazione
suolo-fondazione
Quando è selezionata l’opzione ‘Considera il Sollevamento per i
link inelastici’, l'elemento link di fondazione ha una rigidezza
pari a zero durante il sollevamento della fondazione.